Una finestra sull’arte
Il concept grafico e di immagine è stato ideato dalla visual designer israeliana Mirit Wissotzky, classe 1982, e dell’ art director bolognese Manuel Dall’ Olio in collaborazione con Donatella:
elegante, semplice e contemporaneo, richiama i valori dell’azienda e il mondo dell’arte, che da sempre permea la vita della famiglia Manaresi Agostoni.
Le etichette dei vini sono…. ‘non etichette’: l’etichetta è semplicemente… il vino: un riquadro lasciato vuoto, che lascia vedere il contenuto in trasparenza nel vetro, incorniciato da una ‘etichetta’
di carta bianca che gira intorno alla bottiglia. Una finestra sul vino.
Nella parte ‘cartacea’ dell’etichetta vi campeggia unicamente l’armonica, vibrante e intensa firma di Manaresi, che è diventata il marchio dell’azienda. Un bollino tondo di colore diverso per ogni vino è un altro rimando al mondo dell’arte. Come a sottolineare che è il vino il protagonista: “È l’opera che vogliamo mostrare”, dice Donatella. Il particolare concept delle etichette ha ottenuto tra gli altri il Premio Immagine Coordinata Concorso Internazionale Packaging 2011 al Vinitaly, e il più importante riconoscimento europeo del settore grafico, l’European Design Award, oltre che l’ambita medaglia d’oro dell’Art Director Club Italiano (ADCI).
Questo il palmares completo:
2018: IWSC Competition – Bronze medal
2018: Etichetta d’oro – Concorso Nazionale Etichetta d’oro, Cupramontana
2011 ADC*E Awards (Art Directors Club of Europe)
Nomination Award
Design > Packaging Category
2011 ADCI Awards (Art Director Club Italiano)
Gold (Packaging)
2011 European Design Awards
Gold (Packaging > Alcoholic Drinks)
2011 Vinitaly International packaging competition (presidente di giuria: Alberto Alessi)
1° premio speciale Immagine Coordinata per l’intera linea
Oro: Merlot – miglior etichetta di vino rosso
Menzione speciale: Duesettanta
2010 Red Dot Award
Winner
Communication Design
Diversa è invece l’etichetta Colli Bolognesi doc Rosso Bologna ‘Controluce’.
‘Controluce’ perché? Pur riprendendo in parte il concept con un’etichetta unica che ‘gira’ intorno a tutta la bottiglia, l’omaggio all’arte di Paolo Manaresi qui è ancora più diretto: il vino più importante della cantina, dedicata a Manaresi, si presenta addirittura con il suo autoritratto, il suo volto… “Ritratto controluce” è infatti un dipinto ad olio del 1929, un prezioso autoritratto, appunto controluce. L’etichetta, in elegante carta bianca sfumata verso il grigio, prende forma dalla silhouette del volto, creando un singolare effetto optical fra il profilo dell’artista e il nudo vetro della bottiglia, reso nero impenetrabile dal vino stesso. L’etichetta poi gira e nel retro, dove sono riportate le diciture di legge, si svela in piccolo formato l’intensa opera dipinta da Paolo Manaresi.
Come l’autoritratto è ‘controluce’, scuro e intenso ma non cupo perché animato dalla forza stessa della luce che ne è la fonte vera, così anche il vino è ‘controluce’ perché è sì denso scuro e intenso ma anche forte e caldo, impenetrabile ma vivo, frutto bello della potenza del sole e della natura.
Il cartone che contiene le bottiglie, infine, rappresenta un’incisione di Paolo Manaresi, che vinse la Biennale di Venezia nel 1954: rende la scatola di per se stessa quasi un pezzo da collezione, realizzando un accattivante effetto optical in bianco nero.
L’etichetta del Controluce ha ottenuto i seguenti riconoscimenti:
2012: Vinitaly International packaging competition Oro: Controluce – miglior etichetta
2017 Star Design, Harpers Wine Stars (UK)
L’etichetta dell’ultimo nato, il Colli Bolognesi doc Barbera ‘Flora Italica’, ha ottenuto il primo premio al Concorso Nazionale Etichetta d’oro di Cupramontana (AN) a settembre 2018 (vedi anche sezione apposita Vini per dettagli sul concept dell’etichetta)
Anche le confezioni da 2 e da 3 bottiglie riprendono splendide incisioni di Manaresi, rispettivamente un paesaggio e un vaso di fiori, così come il cartone (sopra) che riporta tratti dell’opera di Manaresi vincitrice della Biennale di Venezia.