Video: https://youtu.be/_p3HPVNK6KY
Ci mettiamo la faccia e le mani.
Siamo Donatella e Fabio.
Toccare la terra, sentire la vigna.
Ogni pianta, da interpretare. Interventi da dosare.
Attrezzature e macchine da capire.
Decisioni da prendere, ogni momento.
L’umiltà di imparare giorno dopo giorno.
Questo è agricoltura.
Toccare la terra, sentire la vigna.
Ogni pianta, da interpretare. Interventi da dosare.
Attrezzature e macchine da capire.
Decisioni da prendere, ogni momento.
L’umiltà di imparare giorno dopo giorno.
Questo è agricoltura.
Paolo Manaresi, l’artista
Donatella Agostoni, conduttrice dell’azienda, è nipote dell’artista Paolo Manaresi (1908-1991), pittore e incisore, scelto da Giorgio Morandi come suo successore all’Accademia delle Belle Arti di Bologna.
Un grande artista del Novecento. La cantina è dedicata a lui. Oggi l’azienda è anche sede dell’Associazione Artistica Paolo Manaresi, che si prefigge di divulgare e valorizzare l’opera del nonno, senza dimenticare l’obiettivo culturale di fondo di promuovere ogni forma di espressione artistica.
Un grande artista del Novecento. La cantina è dedicata a lui. Oggi l’azienda è anche sede dell’Associazione Artistica Paolo Manaresi, che si prefigge di divulgare e valorizzare l’opera del nonno, senza dimenticare l’obiettivo culturale di fondo di promuovere ogni forma di espressione artistica.
La storia
Era il 1986 quando la famiglia Agostoni-Manaresi (Maria Teresa Manaresi, con il marito Egidio Agostoni, i figli Daniele e Donatella) si trasferisce da Bologna nella collina ‘Bella Vista’ di Zola Predosa.
Tra il 1988 e il 1992 vengono impiantati i vigneti tutt’ora esistenti e viene risistemato il podere, al quale vengono apportate varie migliorie (come la messa a dimora di alberi autoctoni e cespugli, di frutteto, oliveto ecc). A metà degli anni ’90 si inizia a pensare alla ristrutturazione della casa colonica posta al centro dell’azienda e alla costruzione di una moderna cantina, partendo dalla cantina ‘contadina’ esistente sotto la casa stessa. Un’idea che in un certo senso voleva rappresentare una continuità con la storia del podere: nella antica cantina originaria, attorno alla quale si è poi sviluppato l’attuale progetto, per alcuni anni era stato prodotto vino sfuso molto apprezzato in zona.
Ma è solo nel 2006 che Maria Teresa Manaresi e i suoi figli Donatella e Daniele Agostoni acquisiscono il 100% della proprietà e salvano una splendida realtà agroambientale e paesaggistica, ricca di potenzialità, completando un progetto che la precedente gestione aveva dovuto accantonare.
Dal 2007 il vigneto viene ripreso e seguito con la massima cura. Viene rivista la gestione complessiva dell’azienda, grazie anche all’intervento del marito di Donatella, Fabio Bottonelli, giornalista e laureato in scienze agrarie, già in passato conduttore di un’azienda agricola. Nel 2007 viene riaperto il cantiere, sotto la guida di Donatella Agostoni, di professione architetto.
Nel 2008-2009 inizia anche il rinnovamento dei vigneti: vengono messi a dimora due nuovi impianti (Grechetto gentile, già Pignoletto, e Sauvignon), dopo attenta analisi delle caratteristiche pedoclimatiche degli appezzamenti scelti, dei cloni, dei portinnesti e dei materiali tecnici.
Nel 2009 vengono ultimate le opere edilizie della casa colonica e della sottostante cantina vinicola che viene attrezzata con tutti gli impianti enologici di ultima generazione per poter intraprendere, con la vendemmia 2009 preceduta da due vendemmie sperimentali, un articolato percorso di sviluppo aziendale. Il 2009 è quindi da ‘portare alla storia’ come la prima vendemmia con vinificazione e imbottigliamento di Manaresi, e i primi vini in bottiglia escono nella primavera 2010.
Il resto, è storia di oggi.
Tra il 1988 e il 1992 vengono impiantati i vigneti tutt’ora esistenti e viene risistemato il podere, al quale vengono apportate varie migliorie (come la messa a dimora di alberi autoctoni e cespugli, di frutteto, oliveto ecc). A metà degli anni ’90 si inizia a pensare alla ristrutturazione della casa colonica posta al centro dell’azienda e alla costruzione di una moderna cantina, partendo dalla cantina ‘contadina’ esistente sotto la casa stessa. Un’idea che in un certo senso voleva rappresentare una continuità con la storia del podere: nella antica cantina originaria, attorno alla quale si è poi sviluppato l’attuale progetto, per alcuni anni era stato prodotto vino sfuso molto apprezzato in zona.
Ma è solo nel 2006 che Maria Teresa Manaresi e i suoi figli Donatella e Daniele Agostoni acquisiscono il 100% della proprietà e salvano una splendida realtà agroambientale e paesaggistica, ricca di potenzialità, completando un progetto che la precedente gestione aveva dovuto accantonare.
Dal 2007 il vigneto viene ripreso e seguito con la massima cura. Viene rivista la gestione complessiva dell’azienda, grazie anche all’intervento del marito di Donatella, Fabio Bottonelli, giornalista e laureato in scienze agrarie, già in passato conduttore di un’azienda agricola. Nel 2007 viene riaperto il cantiere, sotto la guida di Donatella Agostoni, di professione architetto.
Nel 2008-2009 inizia anche il rinnovamento dei vigneti: vengono messi a dimora due nuovi impianti (Grechetto gentile, già Pignoletto, e Sauvignon), dopo attenta analisi delle caratteristiche pedoclimatiche degli appezzamenti scelti, dei cloni, dei portinnesti e dei materiali tecnici.
Nel 2009 vengono ultimate le opere edilizie della casa colonica e della sottostante cantina vinicola che viene attrezzata con tutti gli impianti enologici di ultima generazione per poter intraprendere, con la vendemmia 2009 preceduta da due vendemmie sperimentali, un articolato percorso di sviluppo aziendale. Il 2009 è quindi da ‘portare alla storia’ come la prima vendemmia con vinificazione e imbottigliamento di Manaresi, e i primi vini in bottiglia escono nella primavera 2010.
Il resto, è storia di oggi.